Soprannominata “la Firenze del sud”, Lecce è il capoluogo del Salento. Dalle forti radici messapiche e chiamata Lupiae sotto il dominio romano, la città accoglie con il fasto del suo barocco che fa capolino nei portali dei palazzi e dalle facciate delle tantissime chiese che si snodano lungo le vie racchiuse dalle tre antiche porte di accesso alla città: Porta Rudiae, Porta San Biagio e Porta Napoli.

Denominatore comune dell’esuberanza barocca peculiare della città, è la pietra leccese, tanto morbida e friabile che i maestri scalpellini poterono realizzare ricami raffinatissimi che raggiungono l’apice della bellezza nella facciata della Basilica di Santa Croce per poi continuare nell’abbraccio sacro della spettacolare piazza Duomo dove svetta il campanile e si affacciano il vescovado e il bel palazzo del Seminario.

Forza e imponenza, invece, caratterizzano il suo castello riedificato per ordine di Carlo V su progetto di Gian Giacomo dell’Acaya mentre l’Anfiteatro Romano adiacente la centrale piazza Sant’Oronzo regala un suggestivo affaccio sulla storia che ha attraversato la città. Lecce viene definita la “Signora del Barocco“, ed è proprio l’arte barocca quella che caratterizza le guglie, i portali, le chiese, i monumenti e le abitazioni del centro storico.

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